La tipologia di filiera condiziona la qualità di lavoro nell’allevamento

Impatto ambientale, sicurezza dei prodotti e qualità del lavoro degli addetti: questi sono alcuni dei vantaggi della filiera benessere animale.

Concepire un nuovo modo di creare e gestire una filiera produttiva, attenta al benessere animale, comporta una lunga serie di vantaggi non solo dal punto di vista etico per gli animali in allevamento, ma anche per i consumatori e i lavoratori impegnati nella filiera. E’ facilmente comprensibile come garantire in allevamento spazi più ampi e condizioni di vita coerenti con l’istinto naturale degli animali, influenzi la loro qualità di vita e raggiunga due scopi molto importanti: rispondere ad un requisito etico in linea con le aspettative del mercato e incidere sulla qualità di carne e derivati. Così come è altrettanto intuitivo comprendere come un’attenzione maggiore alla qualità dei mangimi e un utilizzo marginale di farmaci, migliorino il prodotto finale. Meno immediato, ma altrettanto importante, è sottolineare come il tipo di allevamento condizioni la qualità di vita dei lavoratori della filiera e la loro crescita professionale. Una filiera più attenta alla qualità, che non competa solo sul prezzo di vendita del prodotto finale ottenuto anche a scapito del livello di vita in allevamento degli animali e costruito sullo sfruttamento del lavoro del personale, costretto in nome della produttività a mansioni e turni molto usuranti, risponde quindi a una doppia richiesta di approccio etico: garantire qualità di vita degli animali e qualificare l’attività e la professionalità degli operatori coinvolti a tutti i livelli in filiera, grazie ad un approccio al lavoro più moderno, più sereno e meno logorante.

La filiera benessere animale