Anche dall’università di Milano una conferma sull’attenzione del mercato al benessere animale negli allevamenti.

Il mercato cambia e gli allevamenti devono evolvere per mantenere il passo con le sue richieste.

Fumagalli industria alimentari S.p.A. ha collaborato allo studio “The Ethical pig farm” dell’Università degli studi di Milano – Dipartimento di Medicina Veterinaria – per favorire lo sviluppo di filiere animal friendly, attraverso l’adozione di uno schema volontario di qualità, da promuovere tra gli allevatori lombardi per differenziare e valorizzare la produzione.

Migliorare il benessere animale negli allevamenti può rappresentare un’opportunità per la suinicoltura lombarda, per tutelare l’immagine del settore e per migliorarne la redditività favorendo l’accesso a segmenti di mercato particolarmente sensibili alla componente etica dell’allevamento.
I filoni di analisi sono stati la sostenibilità dei costi e i vantaggi in produzione, l’opinione dei consumatori sui prodotti a benessere animale e le scelte delle grande distribuzione su questo tema.

Le verifiche delle innovazioni tecniche previste dal progetto sono state effettuate presso sei allevamenti suinicoli in quattro province lombarde, con al centro del progetto la società Allevamenti di Nerviano srl del gruppo Fumagalli salumi spa: la società che gestisce il più importante allevamento dell’azienda in Lombardia, da anni all’avanguardia sul tema del benessere animale.

L’indagine di mercato, per verificare le aspettative dei consumatori, ha coinvolto più di duecento soggetti lombardi presso i punti vendita di negozi tradizionali e della grande distribuzione. Per i consumatori il benessere animale si colloca in quinta posizione di importanza, prima di aspetti come la marca, le caratteristiche nutrizionali o il basso contenuto di grasso. Per i trentenni e i quarantenni il benessere animale viene al quarto posto e rappresenta un aspetto molto importante per quasi l’80% degli indagati in queste fasce d’età, meno sensibili al benessere animale sono risultati gli under 30.
L’indagine presso la GDO, condotta su 7 importanti catene di distribuzione, ha evidenziato un crescente interesse per le filiere controllate e di qualità che aumentano gli standard di benessere.

L’opinione pressoché unanime è che in futuro crescerà la richiesta di prodotti di qualità superiore e le aspettative dei consumatori dovrebbero spingere la GDO a considerare sempre più il benessere degli animali come parte integrante delle loro politiche di sostenibilità.

Qui potete trovare maggiori indicazioni sullo studio “The Ethical pig farm”.